SILENZIO. PARLA GIUSEPPE PAPINI
Lo stilista bergamasco Giuseppe Papini presenta la collezione Sposa 2017 con un evento-sfilata dedicato all’Italia, al Made in Italy e alle eccellenze tutte del nostro Belpaese.
L’ ELOQUENTE SILENZIO DELLO STILISTA GIUSEPPE PAPINI
Capita di rendersi conto che non ci siano molte parole da dire.
Insomma; succede di percepire che ciò che vedi è già abbastanza eloquente, come una creatura che in qualche modo sa dire di sé tutto ciò che è necessario sapere senza, però, dover mai aprire bocca.
Forse per questo Giuseppe Papini, stilista bergamasco fra i più apprezzati, è una persona piuttosto riservata, quasi schiva, consapevole di quanto le parole siano spesso superflue, ridondanti, non pertinenti.
Quello che ha da dire, infatti, Papini lo racconta attraverso i suoi abiti, attraverso le linee delle sue collezioni, con il tramite discreto delle emozioni che esse stesse suscitano silenziose.
Una nuova collezione attuale e di carattere, composta da abiti tutti realizzati nella tonalità del bianco candido, colore simbolo della purezza, della speranza verso il futuro, del cambiamento e, non a caso, colore che rappresenta più di ogni altro il silenzio, appunto.
La collezione 2017 firmata Giuseppe Papini si è palesata nell’inaspettata quanto straordinaria cornice di Palazzina Appiani, parte integrante del complesso monumentale dell’Arena Civica di Milano, offrendo al fortunato pubblico di spettatori un evento sofisticato, di classe, scenograficamente curato nei dettagli e stilisticamente ineccepibile.
Un successo consacrato dalla particolare bellezza della collezione, dedicata alla donna di oggi, alla sposa contemporanea e concreta che non rinuncia ad un certo raffinato romanticismo e alla possibilità di personalizzare il proprio abito dei sogni.
Una collezione composta da trentatré abiti pensati, disegnati e realizzati interamente in Italia dallo stilista bergamasco, cuore e anima del brand di Alta Moda Sposa, con il prezioso contributo di Valentina Mazzoni; abiti scultura che raccontano di viaggi, di spartiti musicali, di stili architettonici, di storie d’Italia.
Tante passioni che Papini, nel suo costante lavoro di ricerca, frequenta e trasforma prima in idee, poi in disegni e, infine, nei meravigliosi abiti delle sue collezioni.
S: Musica, pittura, architettura, gioielleria, arte. Tante passioni diventate una sola. Da dove parte la tua ricerca stilistica?
G: La mia ricerca stilistica inizia dall’osservazione di ciò che mi circonda, a tutto tondo. Anche le più piccole cose, i dettagli apparentemente più insignificanti possono essere una fonte d’ispirazione incredibile. Al di là di questo, nelle mie collezioni cerco di creare un dialogo tra moda e arte in tutte le sue espressioni: dalla scultura, all’architettura, alla pittura… Il punto di partenza delle mie collezioni, comunque, è sempre un’epoca storica che reinterpreto in chiave contemporanea.
S: Abiti plasmati con tecniche quasi scultoree che diventano l’espressione della tua essenza; cosa o chi ha plasmato “Giuseppe Papini” affinché manifestasse quell’essenza?
G: Alla base dei miei abiti ci sono, in primo luogo, la passione per la sartoria e le sue tecniche. Passione che nutro fin da quando ero giovane. Conoscere le tecniche di modellistica e di cucito, padroneggiarle, rispettarle e anche innovarle, vuol dire rispettare la tradizione introducendo anche innovazioni e perfezionamenti. Dovendo indicare una figura che abbia contribuito in tale direzione è sicuramente Roberto Capucci, l’amico e maestro che ha ispirato la mia carriera.
S: Che tipo di donna interpreta meglio la tua sposa?
G: La sposa Giuseppe Papini è una sposa alla ricerca di un’eleganza contemporanea ma senza tempo. E’ una sposa che si sente attuale oggi, ma che vuole riconfermare il suo abito anche anni dopo, quando si ritrova a sfogliare il suo album di matrimonio.
S: Gli ingredienti principali per la tua “creazione perfetta”.
La mia “creazione perfetta” deve essere interamente realizzata con le migliori sete italiane, motivo per cui la ricerca dei tessuti è frutto di un’attenta selezione. Deve essere in grado di scolpire il corpo di una donna valorizzandolo. Un aspetto chiave è poi la leggerezza: una sposa deve essere libera, capace di muoversi in scioltezza e non infagottata da chili di tessuto.
S: Giuseppe Papini nella vita privata e nel lavoro: quanto di uno è nell’altro e viceversa?
G: Fortunatamente riesco a scindere completamente le due cose. Amo il mio lavoro, ma non lo porto nella vita privata nella quale amo frequentare gli amici di sempre e godermi la natura.
S: Il carattere distintivo della tua ultima collezione.
G: Nella mia collezione 2017 ho sperimentato tecniche nuove e introdotto sete inedite per ottenere abiti leggeri ed eterei che mantenessero allo stesso tempo il carattere Giuseppe Papini.
S: E adesso?
G: E adesso torno subito al lavoro perché la creatività non si ferma mai.